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Lo studio EVIDENCE ha dimostrato che Rebif è più efficace di Avonex nella sclerosi multipla recidivante remittente

L'Interferone beta ( IFN ß) riduce nei pazienti con Sclerosi Multipla recidivante-remittente la frequenza di ricadute, l'attività della malattia alla Risonanza Magnetica ( RM ) ed ha un effetto nel rallentare la progressione della disabilità. Tuttavia non è stato ancora accertato quale sia lo schema posologico maggiormente efficace. Uno studio, randomizzato, controllato, eseguito in cieco, multicentrico, ha cercato di definire lo schema posologico più efficace dell'Interferone beta-1a . E' stata confrontata l'efficacia, la tollerabilità e la sicurezza, dell'IFN ß 1a ( Rebif ) 44 mcg SC ( per via sottocutanea ) tre volte a settimana rispetto all'IFN ß 1a ( Avonex ) 30 mcg IM ( per via intramuscolare ) una volta a settimana in 677 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente. L'end point dello studio consisteva nel valutare la percentuale dei pazienti liberi da ricadute a 24 settimane. L'end point secondario era rappresentato dal numero di lesioni attive per paziente e per scansione alla Risonanza Magnetica , sempre a 24 settimane. Dopo 24 settimane, il 74,9% ( 254/339 ) dei pazienti che hanno ricevuto Rebif 44 mcg SC tre volte a settimana è risultato libero da ricadute rispetto al 63,3% ( 214/338 ) dei pazienti trattati con IFN ß 1a ( Avonex ) 30 mcg IM una volta a settimana. L'odds ratio di rimanere liberi da ricadute è stato pari all'1.9 ( 95% CI, 1.34 - 2.6; p=0.0005 ) a 24 settimane e all'1.5 ( 95% CI, 1.1 - 2.1; p=0.009 ) a 48 settimane, in favore di Rebif 44x3. I pazienti che hanno assunto Interferone 44mcgx3 hanno presentato una ridotta attività alla Risonanza Magnetica con un minor numero di lesioni attive ( p