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Ezetimibe: un farmaco che riduce il colesterolo, di cui non si conosce la sicurezza nel lungo periodo

Ezetimibe ( Zetia ) è un farmaco che abbassa i livelli di colesterolo, riducendo l’assorbimento intestinale di colesterolo e dei fitosteroli associati.Nei pazienti con ipercolesterolemia, due studi clinici controllati con placebo hanno mostrato che Ezetimibe riduce la concentrazione di colesterolo totale di circa il 13% e di colesterolo LDL di circa il 18%.L’azione dell’Ezetimibe sul colesterolo HDL e sui trigliceridi è considerata modesta.Non è noto se gli effetti dell’Ezetimibe sui parametri lipidici riducano la mortalità o siano in grado di prevenire gli eventi cardiovascolari.Quattro studi hanno confrontato la terapia di combinazione, statina + Ezetimibe, con la sola terapia con statina o Ezetimibe.E’ stato osservato un effetto additivo dei due farmaci sulla riduzione del colesterolo LDL.Uno studio clinico nei pazienti che non rispondono in modo adeguato alla monoterapia con statine ha mostrato che l’aggiunta di Ezetimibe ha aumentato il numero di pazienti che hanno raggiunto i valori target di colesterolo LDL.Due studi clinici hanno mostrato, che aggiungendo Ezetimibe a Simvastatina o ad Atorvastatina si possono ridurre i dosaggi della statina.Nell’ipercolesterolemia familiare omozigote, la terapia di combinazione, statina ad alto dosaggio ed Ezetimibe, ha ridotto il colesterolo LDL più efficacemente rispetto alla sola statina ad alto dosaggio.Nella sitosterolemia familiare omozigote, una malattia molto rara caratterizzata da aumentato assorbimento di colesterolo con la dieta e di fitosteroli, uno studio ha mostrato che Ezetimibe non ha un significativo impatto sui valori assoluti dei sitosteroli.Gli studi clinici finora effettuati non hanno mostrato gravi effetti indesiderati associati ad Ezetimibe, ma la durata molto breve di questi studi non ha permesso di definire il profilo di sicurezza nel lungo periodo del farmaco.La rivista Prescrire International ritiene che i dati clinici su Ezetimibe siano ancora scarsi, con nessuna informazione sulla sicurezza nel lungo periodo.Questo non permette di raccomandare l’impiego di routine di questo farmaco.( Xagena2004 )Fonte: Prescrire Int 2004; 13: 176-179