Ipertensione e malattia renale cronica non-diabetica: effetti nefroprotettivi dell’aggiunta di Eplerenone, un antagonista dell’aldosterone, a un inibitore del sistema renina-angiotensina
Alcuni studi clinici di piccole dimensioni hanno dimostrato che il blocco dei recettori mineralcorticoidi riduce l’albuminuria.
E’ stato valutato l’effetto benefico dell’aggiunta di un antagonista dell'aldosterone selettivo, Eplerenone, agli inibitori del sistema renina-angiotensina in pazienti con ipertensione e con malattia renale cronica non-diabetica.
Sono stati arruolati pazienti ipertesi, di età compresa tra 20 e 79 anni, con albuminuria ( rapporto albumina-creatinina urinaria UACR alla prima minzione del mattino ) di 30-599 mg/g, velocità di filtrazione glomerulare stimata di 50 ml/min per 1.73 m2 o superiore, e che avevano ricevuto un inibitore dell’enzima di conversione dell'angiotensina, un antagonista del recettore della angiotensina, o entrambi, per almeno 8 settimane.
Il controllo era rappresentato dal placebo.
I pazienti eleggibili sono stati assegnati in modo casuale a Eplerenone a basso dosaggio ( 50 mg/die ) oppure a placebo, con continuazione del trattamento antipertensivo standard per raggiungere gli obiettivi terapeutici ( minore di 130/80 mm Hg ) per 52 settimane.
L’endpoint primario di efficacia era il cambiamento percentuale di UACR alla prima minzione del mattino alla settimana 52 rispetto al basale.
Nel periodo 2009-2012, 170 pazienti sono stati assegnati al gruppo Eplerenone e 166 al gruppo placebo.
All'analisi di efficacia primaria, la variazione percentuale media di UACR dal basale è stata -17.3% per 158 pazienti nel gruppo Eplerenone contro 10.3% per 146 pazienti nel gruppo placebo ( differenza assoluta -27.6%; P=0.0222 ).
All’analisi di sicurezza, 53 pazienti su 169 ( 31% ) nel gruppo Eplerenone hanno manifestato eventi avversi ( di cui 5 gravi ), così come 49 pazienti su 163 ( 30% ) nel gruppo placebo ( di cui 7 gravi ).
Anche se la concentrazione media di potassiemia è stata più alta nel gruppo Eplerenone rispetto al gruppo placebo, non è stata registrata iperkaliemia grave ( superiore a 5.5 mmol/l ) in entrambi i gruppi.
Dallo studio è emerso che l'aggiunta di basse dosi di Eplerenone agli inibitori del sistema renina-angiotensina potrebbe avere effetti nefroprotettivi attraverso la riduzione dell’albuminuria nei pazienti con ipertensione e malattia renale cronica non-diabetica, senza gravi problemi di sicurezza. ( Xagena News )
Fonte: The Lancet, 2014
E’ stato valutato l’effetto benefico dell’aggiunta di un antagonista dell'aldosterone selettivo, Eplerenone, agli inibitori del sistema renina-angiotensina in pazienti con ipertensione e con malattia renale cronica non-diabetica.
Sono stati arruolati pazienti ipertesi, di età compresa tra 20 e 79 anni, con albuminuria ( rapporto albumina-creatinina urinaria UACR alla prima minzione del mattino ) di 30-599 mg/g, velocità di filtrazione glomerulare stimata di 50 ml/min per 1.73 m2 o superiore, e che avevano ricevuto un inibitore dell’enzima di conversione dell'angiotensina, un antagonista del recettore della angiotensina, o entrambi, per almeno 8 settimane.
Il controllo era rappresentato dal placebo.
I pazienti eleggibili sono stati assegnati in modo casuale a Eplerenone a basso dosaggio ( 50 mg/die ) oppure a placebo, con continuazione del trattamento antipertensivo standard per raggiungere gli obiettivi terapeutici ( minore di 130/80 mm Hg ) per 52 settimane.
L’endpoint primario di efficacia era il cambiamento percentuale di UACR alla prima minzione del mattino alla settimana 52 rispetto al basale.
Nel periodo 2009-2012, 170 pazienti sono stati assegnati al gruppo Eplerenone e 166 al gruppo placebo.
All'analisi di efficacia primaria, la variazione percentuale media di UACR dal basale è stata -17.3% per 158 pazienti nel gruppo Eplerenone contro 10.3% per 146 pazienti nel gruppo placebo ( differenza assoluta -27.6%; P=0.0222 ).
All’analisi di sicurezza, 53 pazienti su 169 ( 31% ) nel gruppo Eplerenone hanno manifestato eventi avversi ( di cui 5 gravi ), così come 49 pazienti su 163 ( 30% ) nel gruppo placebo ( di cui 7 gravi ).
Anche se la concentrazione media di potassiemia è stata più alta nel gruppo Eplerenone rispetto al gruppo placebo, non è stata registrata iperkaliemia grave ( superiore a 5.5 mmol/l ) in entrambi i gruppi.
Dallo studio è emerso che l'aggiunta di basse dosi di Eplerenone agli inibitori del sistema renina-angiotensina potrebbe avere effetti nefroprotettivi attraverso la riduzione dell’albuminuria nei pazienti con ipertensione e malattia renale cronica non-diabetica, senza gravi problemi di sicurezza. ( Xagena News )
Fonte: The Lancet, 2014