La Zonisamide non presenta vantaggi rispetto agli altri farmaci antiepilettici
Il trattamento di prima scelta nei pazienti con epilessia parziale è rappresentato dalla Carbamazepina ( Tegretol ) in monoterapia. Opzioni di seconda scelta comprendono la monoterapia con Acido Valproico ( Valproato, Depakin, Depakote ), Gabapentin ( Neurontin ), Lamotrigina ( Lamictal ) o Oxcarbazepina ( Trileptal, Tolep ).
La Zonisamide ( Zonegran ) è un derivato della sulfonamide, in grado di inibire l’anidrasi carbonica, e presenta somiglianze con il Topiramato ( Topamax ).
Il principale studio clinico ha valutato la Zonisamide in confronto al placebo, su 351 pazienti con epilessia parziale refrattaria per 36 settimane.
La percentuale di risposta, cioè la percentuale dei pazienti che hanno presentato una riduzione di almeno il 50% nella frequenza delle crisi convulsive, è risultata significativamente più alta tra i pazienti trattati con Zonisamide, associata al trattamento di base, rispetto al placebo in associazione sempre al trattamento di base ( 46,6% versus 17,6% ).
Tuttavia un confronto indiretto ha indicato che l’efficacia della Zonisamide non è diversa da quella del trattamento con un farmaco antiepilettico di seconda linea.
I principali effetti indesiderati della Zonisamide sono simili a quelli osservati con il Topiramato: disordini neuropsicologici e disordini dovuti all’inibizione dell’anidrasi carbonica ( calcoli renali, ridotta traspirazione ed ipertermia ) .E’ possibile l’insorgenza di un grave rash cutaneo.
La Zonisamide è associata ad un rischio di interazioni farmacocinetiche e di interazioni farmacodinamiche con altri inibitori dell’anidrasi carbonica.
Secondo gli Autori della revisione, la Zonisamide non ha vantaggi terapeutici rispetto agli altri antiepilettici disponibili per l’epilessia parziale.( Xagena )
Prescrire Int 2007; 16: 95-97
La Zonisamide ( Zonegran ) è un derivato della sulfonamide, in grado di inibire l’anidrasi carbonica, e presenta somiglianze con il Topiramato ( Topamax ).
Il principale studio clinico ha valutato la Zonisamide in confronto al placebo, su 351 pazienti con epilessia parziale refrattaria per 36 settimane.
La percentuale di risposta, cioè la percentuale dei pazienti che hanno presentato una riduzione di almeno il 50% nella frequenza delle crisi convulsive, è risultata significativamente più alta tra i pazienti trattati con Zonisamide, associata al trattamento di base, rispetto al placebo in associazione sempre al trattamento di base ( 46,6% versus 17,6% ).
Tuttavia un confronto indiretto ha indicato che l’efficacia della Zonisamide non è diversa da quella del trattamento con un farmaco antiepilettico di seconda linea.
I principali effetti indesiderati della Zonisamide sono simili a quelli osservati con il Topiramato: disordini neuropsicologici e disordini dovuti all’inibizione dell’anidrasi carbonica ( calcoli renali, ridotta traspirazione ed ipertermia ) .E’ possibile l’insorgenza di un grave rash cutaneo.
La Zonisamide è associata ad un rischio di interazioni farmacocinetiche e di interazioni farmacodinamiche con altri inibitori dell’anidrasi carbonica.
Secondo gli Autori della revisione, la Zonisamide non ha vantaggi terapeutici rispetto agli altri antiepilettici disponibili per l’epilessia parziale.( Xagena )
Prescrire Int 2007; 16: 95-97